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MESSINA e la sua Provincia

MESSINA
Tra storia e paesaggi dello Stretto.

Messina, quasi vertice di un triangolo di incanti paesaggistici, che ha nei suoi lati le due riviere, ionica e tirrenica, e le superbe catene dei Peloritani e dei Nebrodi, è fin dall'antichità punto di incontro di popoli e civiltà, perché porto ospitale e sicuro, ed apre oggi, maestosa al visitatore, la Sicilia, con scoppi di colore nello splendido scenario dello Stretto, racchiusi tra mare e monti per degradare, poi, dolcemente, e slargarsi in una ridente lingua di terra che separa lo Ionio dal Tirreno, ed ospita i laghetti di Ganzirri e Faro. Nonostante le offese di eventi naturali, tra cadute e faticose rinascite e ricostruzioni, ha potuto conservare i segni di un'arte destinata a non morire.

Nel suo scrigno fanno orgogliosa mostra di sé, il Duomo in testa, capolavori architettonici, pittorici e scultorei che abbracciano un ampio arco di secoli e culture: dalla medioevale all'arabo-normanna, alla barocca. Tra questi le opere del Montorsoli (Fontana di Orione e Statua del Nettuno), del Gagini (Statua del Battista all'interno del Duomo), del Calamecca (Statua del Don Giovanni d'Austria), di Antonello (Museo Nazionale), del Caravaggio (Museo Nazionale), e le Chiese del Catalani, di S.Maria Alemanna, di S.Francesco, di S.Maria della Valle, comprese tra Medio Evo e periodo arabo-normanno.


LA COSTA IONICA
In viaggio con Goethe

Partendo da Messina, verso Sud, lungo la costa che si affaccia sul mar Ionio, la natura si è adoperata per ammaliare il visitatore, tra effluvi di zagare, con bizzarre bellezze paesaggistiche in cui la vegetazione dei monti Peloritani completa il quadro di panorami stupendi, fino a concludersi, logicamente, con gli splendori di Taormina. La riviera è costellata di centri in cui il paesaggio, storia e arte si fondono in essenza unica per l'interesse del visitatore. A breve distanza l'uno dall'altro si susseguono centri storici collinari ad impianto medioevale fra cui Itala, Alì, Fiumedinisi, Savoca, Casalvecchio, Forza d'Agro', con i loro numerosi monumenti architettonici che abbracciano anche l'età barocca, fino ad arrivare a Giardini Naxos, prima colonia greca della riviera ionica, impregnata di storia e resti greci, e alle mitiche gole dell'Alcantara.

La gemma della riviera e della Sicilia rimane, tuttavia, Taormina ricca di scorci naturali di incanto esclusivo tra una lussureggiante vegetazione e l'abitato che tali bellezze sereno domina, in un clima unico, dall'alto della sua storia con i resti greci e romani del teatro, dell'Odeon, della Naumachia, per giungere, più vicini ai nostri giorni, alla Badia Vecchia e al Palazzo Corvaja, testimone della prima ora, della storia del parlamento siciliano.

In un tale contesto anche animi grandi come quelli di Goethe e Maupassant, fra tutti, sono stati colpiti da incantato stupore.


I NEBRODI
Il polmone verde dell'Isola.

L'esclusiva bellezza della provincia di Messina è legata anche alla varietà dei suoi paesaggi e degli ambienti naturali. Come per un preciso disegno essa é protetta a sud-ovest dai Peloritani, e a nord-ovest dal massiccio dei Nebrodi o Caronie. Ideale continuazione dell'Appennino, esso ne conserva caratteristiche morfologiche ed essenze vegetali e faunistiche.

Il territorio nebrodese si presenta come uno scorcio di paesaggio nordico nel bel mezzo del Mediterraneo. In un clima sub-montano vi si alternano, fittamente, boschi di querce, lecci, faggi, cerri, olmi e frassini, tra ruscelli e una natura quasi incontaminata che si innalza ai 1850 metri del Monte Soro, e tocca mediamente i 1200-1500 metri con le altre vette tra i cui pendii e pianori pascolano allo stato brado animali da allevamento. Il cavallo "sanfratellano", tipico di quest'area ne è un esempio.

Ci si trova immersi, insomma, in un'atmosfera dove tutto trasuda semplicità ed amore per la natura, come testimonia l'economia a prevalente carattere silvo-agro-pastorale, perpetuata a ritmi e cadenze millenari. Per un patrimonio di tale portata non poteva non essere prevista una tutela che il Parco dei Nebrodi dovrebbe garantire.

Dai centri montani ci si può inoltrare nelle altre provincie, con l'Etna che appare in tutta la sua maestosità, abbracciando in breve tempo e spazio quanto di bello il versante ionico, tirrenico e l'interno della Isola offrono.


LA COSTA TIRRENICA
Quando la prodigalità della natura fa la storia.

La statale 113, che porta da Messina a Palermo, non è una semplice via di comunicazione, essa è un sentiero che si inoltra nella storia e, sconfinando nel mito, approda alla bellezza. I territori che tocca o consente di raggiungere, testimoniano in gran parte, come già in passato Greci, Romani, Arabi, Svevi, Normanni, Franchi, apprezzassero il clima e la bellezza della natura di questa costa, tanto da stabilirvi le prime colonie, gli insediamenti, i feudi.

Da Messina a Tusa (scavi archeologici di Halaesa), ultimo territorio della provincia di Messina, è un continuo susseguirsi di ridenti centri e di opere architettoniche di rilevante interesse storico, artistico, archeologico: Milazzo (Castello Aragonese); Mistretta, antica Amestratus, (ruderi del Castello medioevale); Tindari: (Villa romana, basilica e teatro greco-romano); Roccavaldina (farmacia del 1500 ); S.Marco d'Alunzio, antica Alention (Tempio di Ercole); Terme Vigliatore (colonne e resti romani); Patti (scavi archeologici con resti di villa romana); Montalbano (Castello di Federico II di Aragona); S.Stefano di Camastra (artigianato della ceramica) solo per citarne una parte.

L'arte come testimonianza storica domina quest'area ricca anche di sculture e dipinti del '400, '500, barocco siciliano, neoclassicismo, fino alla contemporanea "Fiumara d'arte", felice connubio di scultura e ambiente.


LE ISOLE EOLIE
Da un paesaggio irripetibile alla ricerca di vestigia storiche.

Nell'arcipelago delle Eolie riscontriamo ancora acque incontaminate, colori e contrasti, precipizi selvaggi, ardite formazioni vulcaniche che ci parlano di capricci creativi di un dio mitico che vi albergava, e nei quali la natura trova modo di esaltarsi.

Niente in questo piccolo "paradiso" la natura ha lasciato al caso, provvida com'è, generando ambienti esclusivi e fors'anche irripetibili in cui si alternano ecosistemi, biocenosi, biotipi, e nicchie ecologiche in grado comunque e sempre di stimolare l'interesse dell'uomo.

Così, dai fenomeni di vulcanismo attivo caratterizzati dalla orrida bellezza delle colate laviche sulla Sciara del Fuoco, dai boati e lanci di scorie incandescenti, di Stromboli, si passa a quelli postvulcanici delle acque calde e delle fumarole, manifestazioni di un vulcano ora quiescente nell'isola di Vulcano: né meno interessanti sono gli endemismi che caratterizzano la flora eoliana o, per quanti hanno interesse per i passati insediamenti e la presenza dell'uomo sulle isole, la ricchezza di vestigia storiche che nei numerosi ritrovamenti archeologici, sono muti testimoni di seimila anni di storia di genti che, dalla civiltà preistorica dell'ossidiana, del IV millennio a.c., sono giunte con la loro tenacia, tra alterne vicissitudini, passando per le civiltà greca e romana, fino ai nostri giorni.


NOTIZIE UTILI
Come si arriva:

- Per ferrovia
Con ogni treno (rapido, diretto, espresso, con vagoni-letto o con vagoni a cuccette) che, partendo da ogni località della penisola, prosegue per Palermo o per Siracusa.

- Per strada
L'autostrada del sole Milano-Reggio Calabria, consente di raggiungere agevolmente l'estremo lembo della penisola senza pedaggio nel tratto da Salerno fino a Reggio. Chi viene da Bari-Brindisi può utilizzare la superstrada jonica che corre lungo la litoranea apulo-calabra. Entrambe le arterie permettono di raggiungere i porti di Villa San Giovanni e di Reggio Calabria dove l'attraversamento dello Stretto si può effettuare a bordo di navi la cui frequenza, nelle partenze e negli arrivi, può essere calcolata ad intervalli di mezz'ora.

- Per mare
Le Isole Eolie possono essere raggiunte con nave o con aliscafo da Messina, Milazzo, Napoli, Livorno e, nella stagione estiva, anche da Capo d'Orlando, Patti Marina, Palermo, Cefalù, Vibo Valentia.

- Per aliscafo
Da Reggio Calabria gli aliscafi viaggiano per Messina con una frequenza di mezz'ora circa ed impiegano, per la traversata, 15 minuti circa.

- Per aereo
Gli scali più prossimi a Messina sono quelli di Reggio Calabria, Catania e Palermo.

La provincia di Messina confina con il Mar Tirreno a Nord-Ovest, con il Mar Jonio ad Est e risulta separata dalle province di Palermo ed Enna dal massiccio dei Nebrodi o Caronie (monte Soro m 1.850) che decorre nell'hinterland, da Nord-Ovest a Sud-Est di tutta la provincia. Il confine Sud, infine, è contrassegnato dal fiume Alcantara, dopo il quale ha inizio la provincia di Catania.

Parallelamente alla fascia costiera jonica sorge la catena dei Peloritani, quasi contrafforte montuoso iniziale, prima di giungere alla catena dei Nebrodi.

La sua superficie è pari a 3.247 km² e comprende anche l'arcipelago eoliano sito a Nord-Ovest di Capo Milazzo, per una popolazione assoluta di 695.656 abitanti (1989).

Se sotto il profilo squisitamente geografico e naturalistico quello di Messina si presenta come una provincia molto varia, altrettanto si può affermare per il settore turistico.

Alberghi, residences, villaggi turistici, campeggi, attività e attrezzature per il tempo libero sono presenti in tutto il territorio e vogliono accogliere e dilettare l'ospite nel migliore dei modi.


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