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Piemonte (Piedmont)


Il nome Piemonte deriva dal latino "Pedemontium" che vuol dire ai piedi deli monti; nella realtà tuttavia la regione piemontese comprende due grandi forme di rilievo: la montagna, che comprende monteRosa, Gran Paradiso, Monviso e monte Argentera, e un ampio tratto di pianura padana.. La montagna, nonostante il nome, è il suo elemento caratterizzante per la maestosità e imponenza dell'arco delle montagne che cingono la regione su tre lati e spesso scendono sulla pianura con pendii piuttosto ripidi. In qualche zona, tra la fascia montuosa e la pianura, si interpongono zone collinari che si innalzano fino a 800 metri, come quelle del Canavese e delle Langhe. Altre piccole alture, come le colline del Po e del Monferrato, sorgono anche nel cuore dell'area pianeggiante.

Il clima continentale della regione è caratterizzato da estati molto calde e inverni rigidi, tuttavia il freddo invernale è temperato dalle Alpi che proteggono la regione dai venti settentrionali. Durante l'autunno e l'inverno la parte pianeggiante è spesso coperte da fitte nebbie. I due grandi bacini fluviali del Po, che nasce dalle falde del Monviso, e del Tanaro raccolgono l'acqua che scende dalle Alpi e dagli Appennini; nella parte orientale della regione il Tanaro confluisce poi nello stesso Po.

La regione Piemonte è all'avanguardia nella tutela delle aree naturali e ha istituito un buon numero di parchi regionali, tra i principali ricordiamo quello montano dell'Orsiera e Rocciavrè e il parco urbano della Mandria (Venaria), situato a pochi chilometri dal capoluogo. Si estendono inoltre in territorio piemontese il nuovo Parco Nazionale di Valgrande (Novara) e, in parte, il Parco Interregionale del Ticino e quello Nazionale del Gran Paradiso. Sono inoltre protetti alcuni lembi di bosco, sia in pianura che in montagna. Particolare attrattiva turistica costituisce il Grande Bosco di Salbertrand, situato in Val di Susa, sulla destra della Dora Riparia e a un'altitudine di 1000-2500 metri.

Nelle motagne si conservano ancora le specie degli ultimi mammiferi selvatici: nei sette parchi regionali di montagna vivono il camoscio, lo stambecco e il muflone )quest'ultimo, portato dalla Sardegna all'inizio del secolo, si è molto ben acclimatato sulle Alpi). E' inoltre possibile incontrare il capriolo e il cervo, insieme alla marmotta e a rapaci diurni e notturni, tra cui l'aquila.

Ricca di esemplari è inoltre la fauna avicola fluviale e dele risaie: oltre alla cicogna, al fenicottero, al cavaliere d'Italia e all'airone cinerino, sono negli ultimi anni sempre più numerosi i gabbiani, che si spingono lungo le sponde del Po fino alla periferia di Torino.

Nelle Alpi orientali che fanno da confine con la Francia sorgono numerosi centri turistici splendidamente attrezzati per gli sports invernali: tra i principali ricordiamo Bardonecchia, Sestriere, Domodossola e Macugnaga.

Il centro storico di Torino conserva la caratteristica pianta a scacchiera dell'antica città romana ed è ricco di monumenti apparteneti a vari periodi: La cattedrale ( XV sec.); il palazzo Reale (XVIII sec.); il palazzo Carignano (XVII sec.); la Mole Antonelliana (XIX sec.) e il Castello del Valentino con il suo splendido parco (XVII sec.).

Specialità gastronomiche piemontesi sono i grissini, tirati a mano; la "paniscia", minestrone di verdure, riso , lardo, salame e vino rosso; la "trifola", tartufo bianco di Alba; la "rustida", realizzata con avanzi di carne, salsiccia e fegato rosolati in olio e cipolla e passati nel vino.

Vini tipici del piemonte sono il Barbera, il Nebbiolo, il Barbaresco, il Barolo, il Moscato e la produzione di spumanti della provincia di Asti. Da non perdere i famosi gianduiotti di Torino, morbidi cioccolatini ottenuti impastando cacao e nocciole piemontesi.

Interessante, ad Ivrea, il famoso carnevale ove si svolge annualmente la "battaglia delle arance".


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