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Tra le vette principali, oltre al Gran Paradiso, ricordiamo: la Grivola (m.3969), la Punta Herbetet (m.3778), il Ciarforon (m.3640), la Tresenta (m.3609) e Granta Parei (m.3387), bastione roccioso che domina il fondo delle Valli di Rhemes e dal cui nome pare possa essere derivato quello di Gran Paradiso. Oltre ai corsi d'acqua che incidono le vallate, numerose cascate animano il paesaggio, tra le più notevoli: Noasca, Ceresole, Lillaz, Vieyes, Aux Rousses e Pont Valsavarenche. Tipica è la rapida degli scalari di Ceresole, che forma una gola di orrida bellezza. Tra le cavità formate nella roccia, famose la Panta Foura e la Caverna di Rur in Valsavarenche. Cinque le valli principali: tre in Valle d'Aosta (Cogne, Valsavarenche e Rhemes) e due nel versante Canavesano (Orco e Soana).
La Val di Cogne è un'aperta conca prativa, base di partenza per escursioni ed ascensioni alpinistiche; perfettamente attrezzata dal punto di vista ricettivo con i due centri di Cogne (m.1534) e Lillaz (m.1615). Suggestivo il panorama, specie nella zona di Valnontey come pure a Lillaz, varie mulattiere si dipartono verso l'interno del Parco.
La Valsavarenche è tranquilla località di villeggiatura con il noto centro alpinistico di Degioz (m.1541), per le ascensioni al Gran Paradiso e alla Grivola. La valle si apre alla vista di nevai e ghiacciai con numerosi piccoli abitati che ne punteggiano i versanti.
La Valle di Rhemes, con i centri Rhemes St.George (m.1234), Chanavey e Rhemes Notre Dame (m.1723), è tra le più suggestive del Parco. con vaste praterie e lariceti. Stupendo il contrasto con la cerchia di rocce e ghiacciai che va dalla Traversiere alla Granta Parei, con eccezionali panorami che si godono dai facili sentieri posti lungo il fianco orientale e da quelli che si diramano per la testata della Valle a sud.
La Valle dell'Orco, limita a sud il Parco Nazionale, inizia da Pont Canavese e giunge fino a Noasca. Da quest'ultima località si imbocca l'amplissima conca prativo boschiva avendo sulla destra le montagne del Parco, a sinistra le Levanne e sullo sfondo il Passo di Galisia.
La Val Soana rappresenta invece un'ottima via d'accesso alla parte orientale del gruppo del Gran Paradiso. Campiglia (m.1350), località di villeggiatura, è punto di partenza per le escursioni alle montagne che formano la testata della valle, tra la Rosa dei banchi (m.3136), la Torre Lavina (m.3308) e verso i Passi che portano al bacino della Dora Baltea.
Essenziale per la conoscenza del Parco è il raggiungimento dei sentieri in quota che si dipartono dal fondovalle, prima attraverso la fitta boscaglia di latifoglie, poi, superando la foresta formata dalle fitte compagini degli abeti rossi, dalle formazioni più aperte dei larici e dai rari nuclei di cembri, abeti bianchi e pini silvestri, fino alle specie arbustive del piano subalpino (ontano verde, ginepro e rododendro). Per una più approfondita conoscenza del mondo vegetale è senz'altro utile una visita al Giardino alpino Paradisia a Cogne, dove ogni specie è perfettamente osservabile nel suo ricostruito habitat naturale. Più raro è invece l'avvistamento degli animali, specie dei piccoli mammiferi. Meno difficile, arrivando in quota, l'avvistamento dei grandi mammiferi, non soltanto perché ormai meno timorosi della presenza dell'uomo, quanto per la quantità di stambecchi (3000 capi) e di camosci (7000 capi) presenti nel parco.
L'ampia rete di mulattiere che si sviluppano per oltre 470 Km. consente oggi ai turisti, una volta giunti oltre i 2000 metri di quota, di compiere stupendi percorsi quasi in piano e di osservare a distanza ravvicinata camosci e stambecchi.
Per quanto riguarda i collegamenti, il Parco è facilmente raggiungibile in quanto vicino ad alcune grandi città e in prossimità dei trafori del monte Bianco e del Gran San Bernardo, oltre ai valichi del Piccolo e del Gran San Bernardo (aperti però solo in estate).
Aosta dista soltanto 174 Km. da Milano e 113 da Torino. Superata di poco Aosta si incontra la Strada Statale di Cogne: da Villeneuve si diparte una strada per le valli di Rhemes e Valsavarenche. La ricettività è assicurata da numerosi alberghi e pensioni, case private e campeggi. Il periodo migliore è la stagione tra maggio e ottobre, quando gli stambecchi si trovano al limite degli alberi e si incontrano il mattino presto e la sera. E' sempre bene verificare comunque la percorribilità del tragitto scelto, soprattutto in primavera.
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