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Il distretto industriale tessile Pratese

Il Distretto Industriale di Prato

Veduta di PratoIl distretto industriale pratese si estende su un'area di 700 kmq dove risiedono 310.000 persone. Prato con 165.000 abitanti è il centro più importante. La città è situata a metà strada tra Milano e Roma e nel suo territorio si intersecano due autostrade ( A1 e A11) e due linee ferroviarie. L'aereoporto "A. Vespucci" (Firenze Peretola), che è collegato alle più importanti capitali d'Europa, è a 10 km. da Prato; l'intercontinentale "Galilei" di Pisa si trova a 90 km.

Il distretto di Prato è noto soprattutto per le sue dinamiche attività tessili che ne fanno il più importante centro laniero d'Europa. Complessivamente sono 45.000 le persone che lavorano nelle produzioni di filati, di tessuti, di maglieria e di altri articoli tessili.

Le attività industriali operano in un contesto economico-infrastrutturale consolidato e favorito da una plurisecolare esperienza produttiva.

Le imprese dispongono di moderni impianti centralizzati per la depurazione e il riciclaggio delle acque, e si avvalgono di sistemi antinquinamento d'avanguardia.

La massima parte delle aziende è situata in attrezzate zone industriali poste lontano dalla città. Attualmente si sta lavorando alla costruzione dell'Interporto commerciale che servirà buona parte dell'Italia centrale. La moderna città degli affari è concentrata a sud-est del Centro storico, ricco di un importante patrimonio storico-artistico che parte dal Medioevo e arriva alla contemporaneità facendo di Prato una delle più significative città d'arte della Tosana.

La storia dell'industria pratese è strettamente collegata ai suoi successi commerciali sui mercati esteri. Le esportazioni di tessuti avevano raggiunto flussi consistenti già ai tempi di Francesco Datini e ad esse sono legate le tappe più importanti dello sviluppo industriale (esportazione in Medio Oriente dei Berretti alla levantina all'nizio dell'Ottocento, coperte e plaids in Africa e Asia tra le due guerre, tessuti cardati in tutto il mondo nell'ultimo dopoguerra).

Attualmente l'industria di Prato esporta circa i due terzi della produzione ed intrattiene rapporti commerciali con più di 100 nazioni.

La crescita costante delle vendite all'estero è messa in evidenza dai seguenti dati che si riferiscono alla sola voce "tessuti di lana": 4.500 tonnellate alla fine degli anni Quaranta, nel decennio successivo salite a 17.000 t, fino a raggiungere l'attuale soglia di 35.000 t su un totale nazionale di 50.000 t.

Attualmente il 70% delle esportazioni pratesi sono dirette verso i paesi CEE. Altri mercati importanti sono il Nord America e l'Estremo Oriente.


L'organizzazione produttiva

Le aziende tessili dell'area pratese sono circa 9.000 e coprono tutte le fasi della lavorazione (dalla filatura alla rifinizione). Il sistema pratese si basa su un'articolata suddivisione della produzione tra numerose piccole e medie imprese indipendenti,ognuna specializzata in una specifica attività (filatura, ritorcitura, orditura, tessitura, tintoria, rifinizione o finissaggio). La lavorazione per conto terzi è la forma più diffusa di rapporto fra le imprese. Le fabbriche a ciclo completo (dove si svolgono tutte le fasi della lavorazione) sono in numero assai limitato.

I lanifici operanti nel sistema produttivo pratese provvedono alla ricerca ed alla progettazione del campionario, all'organizzazione ed al controllo della produzione, ed alla commercializzazione del prodotto finito.

Sotto questo aspetto (organizzativo e produttivo) si può affermare che il distretto tessile pratese è un grande, unico laboratorio. I lanifici pratesi, pur in mancanza di una programmazione interaziendale, riescono ad allineare le loro strategie verso obbiettivi comuni costituiti da standard qualitativi elevati, tempi di consegna veloci, prezzi competitivi.


I prodotti

Le aziende pratesi sono specializzate nella produzione di filati per maglieria (lana cardata e pettinata, e misti) per un valore di 1.000 miliardi di lire. Tessuti per abbigliamento da uomo e donna in lana cardata e pettinata, cotone, lino, seta e fibre artificiali e sintetiche. La produzione dei tessuti ammonta a oltre 300 milioni di metri per un valore di 4.000 miliardi di lire. Vengono prodotti inoltre articoli in maglieria per un valore di 1.300 miliardi di lire, tessuti di vario tipo per l'industria dell'abbigliamento, dell'arredamento, delle calzature, per impieghi tecnici, sanitari e geotessili (valore complessivo 700 miliardi di lire). Notevole infine la produzione di macchinari per l'industria tessile (valore della produzione 350 miliardi di lire).

Totale complessivo annuo: 7.350 miliardi di lire.


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